Foto A. Dellera. Marone ( BS) 26 gennaio 2019
Sulla sponda orientale del lago d’Iseo dove la parete rocciosa si innalza quasi verticalmente per alcune centinaia di metri dal profilo dell’acqua, svernano diversi esemplari di Sordone (Prunella collaris). Passeriformi massicci e tozzi , molto colorati somiglianti per alcuni aspetti alla più comune passera scopaiola (prunella modularis).
Solamente durante l’inverno inoltrato lasciano le alte vette innevate per scendere alle latitudini della pianura dove trovano più facile alimentarsi di piccoli insetti e qualche seme. La curiosità di volerlo cercare e fotografare mi è venuta non solo per l’interessante soggetto ornitologico, ma anche per comprendere l’etimologia del suo nome comune “SORDONE”.
Ho tentato una ricerca nel merito e penso di aver trovato (vedi sotto ) il motivo di questo per me incomprensibile nomignolo. Anche perchè ascoltando il suo caratteristico canto non mi sembra poi così morbido ed appannato.
TRECCANI enciclopedia on line :
sordone Antico strumento a fiato ad ancia doppia, in uso tra la fine del 16° e l’inizio del 17° sec., di limitata estensione, dotato di molti buchi (da 11 a 13, alcuni con chiavi) sulla canna di legno, collegata a due piccole canne parallele; era caratterizzato da un timbro morbido e appannato.
sordóne s. m. [der. di sordo, per il canto (o per il suono) smorzato]. – 1. a. Uccello passeriforme tipicamente montano (Prunella collaris).
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